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•Non ce la faccio più!
Se la prossima volta il professore inglese che fa lezione mentre io sto seguendo la mia nella stanza accanto, non abbassa quella sua (calda) voce con quel cavolo di (sexy) accento britannico impeccabile, io gli sfondo la porta dell’aula per dargli il bacio cinematografico della storia.
Cinematografico s¡, ma alla francese, diamine!
•Pranzare fuori, in vacanza, da sola, è molto meno deprimente di cenare fuori, in vacanza, da sola.
Le notti del fine settimana, poi, si può elevare questo disagio alla seconda.
•Il problema del servire il mangiare nei piatti grandi è che, non importa la porzione che ci si metta, sembra sempre troppo piccola.
Quando i ristoranti si riprenderanno da questa moda sarà sempre troppo tardi.
•Ci sono luoghi che riaffermano inequivocabilmente il diritto ad avere un fidanzato.
E in questi benedetti luoghi dovrebbero davvero considerare di sostituire l’audioguida prolissa dell’entrata con un accompagnatore dell’altro sesso (o dello stesso, secondo i gusti), perché si possa indugiare nel tenersi per mano, parlare e ridere di cose sceme (ma questo è proprio secondario) e limonare come Dio comanda (questo no, questo è di primaria importanza).
•I miei ormoni mi odiano -e il mio orologio biologico, e il mio istinto materno represso pure.
Ho ripreso, inconsciamente, a intenerirmi alla vista dei bambini, soprattutto quelli nei passeggini e quelli che ancora lottano con il pannolino per camminare.
Niente, mi si intenerisce il cuore e… Niente.
•Viaggiando da soli, dopo un po’, si comincia a parlare da soli -e comunque sì, anche nei luoghi pubblici.
Si inizia per commentare i prezzi, poi le mises degli altri viaggiatori, per mostrare approvazione per i propri acquisti, per pensare a voce alta, per chiosare situazioni che sì e per rendere meno silenzioso e solitario il viaggio.
Fannes ha detto:
L’importante è pranzare! A me i piatti sembran sempre troppo piccolini e non mi ci sta la roba dentro!
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io boh ha detto:
L’importante è anche cenare : ( -no, ma infatti disagio o no, non è che poi non mangio; una soluzione la trovo comunque ; )
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Missandry ha detto:
Carissima, come stai? Bravissima ad andare a nutrirti da sola, io proprio non ce la faccio, a volte rientro dal lavoro annoiata e depressa e passo davanti a una vineria molto carina, non sai quante volte avrei preso un bicchiere al volo, ma niente, non ce la faccio….ma di quale orologio biologico parli, tu sei gggiovane…bacetti
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io boh ha detto:
Sì, sono giovane -ma non proprio gggiovane -e già ticchetta.
Una soluzione per farsi coraggio da sole è portarsi dietro un libro (non si è mai soli con un libro) ;) appena l’alcol entra in circolo, poi, è tutto in discesa.
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Missandry ha detto:
^_^ ok, lo terrò a mente se dovesse mai venirmi un moto di ribellione alle mie abitudini…bacii
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daniele ha detto:
no che mangi sola, ma che sei in vacanza con un sacco di tempo questo si, mi piacerebbe tantissimo.
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io boh ha detto:
è che devo cambiare stile di vacanza… Per vedere il vedibile e girare per la città, sono ritornata a casa dolorante, a pezzi e con sonno arretrato -insomma, non è normale avere bisogno di rimettersi dalla vacanza, no?!?
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