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~ nessuna pretesa, solo dubbi

Io boh

Archivi della categoria: grazie

di cose apprese questa settimana XX

19 lunedì Nov 2012

Posted by io boh in egocentrini, grazie, promemoria, scoperte settimanali

≈ 15 commenti

Tag

cordialità, delusione, e-mail, fobie, infinito, scoppio ritardato, smartphone, tirare avanti, un senso, vergogna, vivere, vuoto interiore

foto dalla rete

•Credo di essere l’unica sulla faccia della terra (vabbe’, manie di protagonismo) a non avere uno smartphone.
Ebbene sì, sono una delle poche che usa il telefonino per telefonare, trasgressivissima me!

•Usare le faccine crea dipendenza.
Nel combattere questa dipendenza (o per far finta di non esserne affetta) non ho usato nessuna faccina in un commento che ho lasciato. Quanto può essere zotico un commento che vuol essere simpatico ma non ha una faccina sorridente alla fine? Tanto quanto quello che ho scritto io :-( Trollissima me.

•Quando supererò la vergogna che provo per me stessa, per le mie inettitudini e per la mia vita, credo che vivere avrà tutto un altro sapore.
Spero di assaggiarlo, un giorno, questo sapore. Chissà.
C’è qualcuno là fuori che saprebbe descrivermelo?

•Credo anche che quando inizierò a vedere la vita non come una serie di cose rognose da sbrigare e da levarsi di torno, ma come la possibilità di realizzarmi  attraverso quello che so fare (e che faccio perché voglio farlo -indecisa e pigra, che altro? Fifona, già, pure quello!), svegliarsi la mattina avrà un altro senso -o anche solo un senso.

•Incontrare una persona cordiale è sempre un evento.
Se solo in borsa non avessi un portafoglio voluminoso (tutto pieno di scontrini, mica altro, sè!), un libro da leggere sempre pronto, l’acqua da bere, fazzoletti e salviette umide, le chiavi, un’agenda per gli appunti urgenti e qualche sampietrino per arrotondare il peso al quintale, mi porterei una bottiglia di bollicine per festeggiare l’evento quando accade. E lo dice una che è stupidamente umorale -e asociale.
Fatevelo dire, voi persone cordiali là fuori siete come il cioccolato svizzero, la Cappella Sistina e le musiche di Morricone. Sto cercando un modo per dire che siete patrimonio dell’umanità. Grazie -approfittatene, sono in un momento buono ;-)

•Che non mi si venga a dire che l’infinito è un concetto astratto. Non mi si venga a dire che un essere umano non potrà mai ricoprire uno spazio di tempo infinito nel compiere un’azione.
Avete presente da quanto tempo devo inviare un’email? No? Avete in mente quanto tempo ancora ci metterò a scriverla questa e-mail? Esatto: un tempo infinito.
Non scrivetemi e-mail e non chiedetemi di scrivervi e-mail, vi supplico; e non chiamatemi nemmeno al telefono ché è, se possibile, peggio. In quel caso il problema non è il rimandare all’eternità, no: è il mio toccare il fondo dell’imbranataggine umana -e non (umana, intendo).

•Ho scoperto che si può fare una telefonata che si spera di non fare, si può accantonare un progetto che si sperava di realizzare e si può, semplicemente, tirare avanti.
Il fatto è che, prima di tirare avanti (perché, poi, tanto la solfa è sempre quella), vorrei dare sfogo a un po’ di frustrazione: chessò un sano pianto a dirotto, una litigata con un povero cristo innocente, un po’ di strazio liberatorio, ecco. Tuttavia… Non mi viene. Temo di reagire alle situazioni a scoppio ritardato -quando lo scoppio avviene (what liberty!) e non mi limito a trascinare qualcosa di non identificato e pesante per settimane e settimane.

•Un’altra delusione e mi si raccoglierà col cucchiaino. Quando imparerò a non dare peso alle delusioni?
Imparerò?

•Riesco ad avere il mal di pancia al solo pensiero di affrontare certe situazioni, quali situazioni? Mah, cose normalissime, come fare una telefonata (ho mai espresso il mio amore per il mezzo di comunicazione? No? Lo odio!) o rimettermi alla guida dopo circa un anno. No, davvero, inizio a pregare in modo molto maturo, mooolto adulto, che si verifichi una valanga, che ci invadano le cavallette, che scoppi una tempesta solare senza precedenti, che… Che il Signore mi chiami a sé -basta che sia prima di affrontare le mie stupide fobie da quattro soldi.

•Sto iniziando a credere che non trovare le parole per far conoscere il proprio mondo, non comunicare con gli altri, non trovare il modo per esprimere quello che si prova o si pensa, forse sono sintomo di vuoto interiore.
Qualora venisse il dubbio, questa non è una manifestazione di intolleranza verso gli altri. Questa è una considerazione su me stessa.

***

Si vede che vengo dall’ennesima settimana di solitudine e rimuginamento degli stessi pensieri? Si vede che sono fresca di un progetto accantonato (causa di forza maggiore)? Che c’ho una fifa blu di rimettermi al volante e scoprire quanto sia una persona incapace di condurre una vita da adulta? Si vede?

di premi, di domande cui rispondere e vincitori da nominare

11 domenica Nov 2012

Posted by io boh in egocentrini, grazie, premi

≈ 5 commenti

Tag

reality blog award

Alle catene di sant’Antonio non ho mai partecipato. I premi per il blog però me li accatto -soprattutto quando trattasi del primo in assoluto -e ringrazio in uno stentato inglese chi mi ha nominato: denghiù faiersaidciats :-) No, ma mica per il premio (sì, per quello), ma per la scusa per scrivere.
Che poi, ci si dovrà mica vestire in un determinato modo per scrivere un post su un premio? No perché, in caso, oddio non ho nulla da mettermi! Più formale sobrio o elegante scintillante? Più disimpegnato curato o più stazzonato intellettualoide? In lungo o in corto? Calza o gamba nuda? Firesidechats ritira ‘sto premio finché sei in tempo!!!

Alla “consegna” del premio, bisogna rispondere a cinque domande prestabilite e poi nominare altri blog vincitori -che dovranno sottostare alle stesse regole. Il numero di blog da nominare non voglio nemmeno appurare quale debba essere -ché sono pure scarsa a rapporti tra bloggers, poi. Ne nominerò quattro.

Per quanto riguarda le domande:

Se tu potessi cambiare una cosa di te, cosa cambieresti?
La mia mancanza di concretezza.
Faccio del mio meglio per essere una persona razionale e avere una visione sana (ahahah!) ed equilibrata (ah!) della realtà. Quando però arriva il momento di fare e concretizzare, inizio a sentirmi a disagio, a muovermi nervosamente sul posto e ad agognare il ritorno alla libertà il prima possibile.

Se tu potessi ripetere un’età, quale sarebbe?
Un’età memorabile devo ancora viverla. Se dovessi comunque scegliere sarebbe intorno ai 21 anni. Perché? Per cambiare tutto.

Cosa è che ti spaventa davvero?
Ho paura di morire prima di sentirmi felice. -Confessioni che manco a un terapeuta… Vedete cosa significa non metterci la faccia?

Qual è un sogno che tu non hai completato, e pensi di non essere in grado di completare?
Domandona! Il mio rapporto con i sogni è conflittuale. Mi riesce facile crearne, ma mi riesce quasi impossibile crederci.

Se potessi essere qualcun altro per un giorno, chi vorresti essere?
Bianca Balti, sì. E non per la bellezza, essì che è bella. Vorrei sapere cosa si prova a essere così schifosamente fotogenica. E vorrei provare cosa si sente a indossare (senza che facciano difetto!) vestiti da migliaia di euro: un’esperienza da fare nella vita!

And my winners are (è un po’ imbarazzante perché non ho confidenza con nessuno ma mi piace passare per questi blog di tanto in tanto ;-):

Oli Overseas

Whitemary Littlehorses

Disgrace Kelly

Aliena sulla Terra

Spero non vi dia fastidio se vi ho nominate ;-)

di viaggiatori solitari sconsolati e di politically correct

20 venerdì Lug 2012

Posted by io boh in en passant, grazie, illudescion time, sproloqui

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immagine dalla rete

Vorrei ringraziare chi ha stabilito che, all’assenza di risultati della mia irragionevole ricerca, compaia la scritta “non ci sono risultati con queste caratteristiche” e non “una camera singola in offerta a Firenze? Ma datte ‘na chiodata va’!”.

Certo, se mi avessi assicurato una camera singola, centralissima, accomodante e a un buon prezzo, Dio te ne avrebbe reso merito.
Così devi accontentarti del mio rigraziamento comunque poco sentito.

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