•Mi manca scrivere. E mai frase ha avuto meno senso: se ti manca scrivere, allora scrivi, no?
Già.
•Mi sono accorta che quando non lavoro, tendo ad annoiarmi facilmente. Devo dire quanto questo mi riempia di imbarazzo? Non ci giriamo intorno, non vivo per il mio lavoro, eppure tendo a fare cose quando so che devo farle -altrimenti rimando, mi dimentico quasi quanto mi piacciano, metto su un episodio di qualche serie e addio.
•La nostalgia mi fa lo sgambetto sempre più spesso. Mi mancano gli amici lontani (tutti!), i miei genitori, i luoghi, le case in cui non abito più e non tornerò a vedere; e mi manca quello che sto vivendo in questo stesso momento. Non è possibile? Oh, se è possibile… Alla mia nostalgia tutto è possibile, anche di sentire la mancanza di quello che non ho ancora avuto.
•Mi sto innamorando.
O mi sono innamorata? Per dire che il colpo di fulmine non ha mai fatto al caso mio; no, io credo nel processo, nello sviluppo dei sentimenti, nel tempo passato insieme che crea complicità. Il colpo di fulmine va bene per il farabutto di turno, il bello e dannato o il bello che non ti si fila -uh, una collezione proprio!
E niente, mi sto innamorando e montano le paure – ovvio, perché non farsi prendere dalla paura?