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attività pericolose, avvilimento, ballo, dimagrimento, dirty dancing, elementarità, famiglia, fregatura, gatti, once you go black you don't go back, pelle scura, pellegrinaggio, piccante, primavera, ragazzi, reggiseno, ricaduta, rinuncia, risalita, sonnolenza, teorie
•Le teorie dei ragazzi sui comportamenti da adottare e le strategie da preferire per attirare la loro attenzione sono deprimenti. Beh, in fondo sono anche di un’elementarità imbarazzante, ma non so, il cinismo e la cattiveria maschile mi lasciano sempre un po’ turbata.
•Il ballo è un’attività pericolosa.
Lo stare in coppia, l’imbarazzo, la vicinanza, la complicità, il contatto fisico, ‘sti cavolo di movimenti di bacino, il mano nella mano… Ogni volta mi sembra di essere nell’ennesimo filmetto stile dirty dancing: l’adolescente inesperta-acqua e sapone e il maestro di ballo scafato e bacinodotato, diamine!
Se la vostra dolce metà se ne esce che vuole iniziare lezioni di ballo, io non la farei andare sola… Ammenoché non vogliate cercare un modo disimpegnato per lasciarvi. E non dite che non ve lo avevo detto.
•È molto difficile rinunciare a qualcosa che non è fatto per noi. Sembra un’assurdità, ma è anche così.
•È (quasi) un dato di fatto che i ragazzoni dalla pelle scura abbiano un debole per la sottoscritta. No, ma non è per essere presuntuosa -che, poi, finora non sono mai “gone black”, sennò, probabilmente, non sarei “come back”(va bene, la pianto con questa contaminazione anglofona perché ‘nse po’)- probabile anche che il mio ascendente dipenda dal fatto di essere pallida, bassina e minuta (beh, manco tanto, però in confronto a un Michael Clarke Duncan faccio la mia porca figura da scricciolo).
•Ritornare a casa, in famiglia, mi mette una sonnolenza addosso senza rimedio -e via di penniche plurime.
Ogni volta mi dico che è l’ultima, ma poi mi torna la stanchezza e non resisto. E comunque ‘sta primavera mi ha messo in ginocchio, tra un po’ siamo in piena estate e io ancora non ho superato il cambiamento dell’ora.
•Ho capito che sono fregata.
Questo perché, pur non avendo voglia di conoscere nessuno, sento anche il desiderio di leggerezza condivisa, eppure non sono proprio in vena di sentirmi dire parole campate in aria e tenerezze da strapazzo. Sento di volermi concentrare su qualcuno seriamente leggero, perché il divertimento arriva fino a un certo punto, poi ho soprattutto bisogno di rilassarmi e fidarmi. Tutto questo senza avere nessuno tra i miei pensieri. Fregata, l’ho detto.
•La mia percezione del piccante è andata a farsi benedire. Dopo aver preparato un pranzo indiano, ho scoperto che i miei amici hanno trovato piccante piatti che per me erano appena speziati. Avrei potuto compiere una strage, con il piccante come arma del delitto, e uscirne del tutto pulita… Mmmm, chi potrei invitare la prossima volta tra mi miei “amici”?
•Mi si sta restringendo il torso. La frequenza con cui mi si slaccia da solo il reggiseno mi ha fatto scoprire a cosa servono le serie di ganci delle chiusure -fino ad ora pensavo che tutte le ragazze usassero l’ultimo paio di ganci. E invece no.
•Per ogni risalita faccio seguire una decina di ricadute. No, ma bene. Quasi meglio ricadere che risalire a ‘sto punto.
•Il mio letto si trova allineato su qualche snodo energetico universale. Non trovo nessuna altra spiegazione logica al pellegrinaggio cui il mio letto, e in particolare la parte sottostante, è soggetto da parte dei gatti della casa. Prima cosa che fa il gatto del vicino entrando in casa? Puntare alla mia stanza e fare un’ispezione approfondita sotto al mio letto. Ovvio. Scoppiano i fuochi di artificio: qual è il punto più sicuro in cui nascondersi? Sotto al mio letto. Sta’ a vedere che devo spostarmi a vivere sotto al mio letto per cambiare visione della vita.