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foto trovata qui

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•Credo che quella voglia (che mi prende a periodi) di avvolgermi in chilometri di strati di lana sovrapposti non mi abbandonerà mai del tutto.
È vero, però, che non mi accompagna sempre. Ogni tanto torna a farmi visita, e lì non bastano gli strati di lana del pianeta a isolarmi dal mondo, ad assumere un aspetto informe e a nascondermi agli occhi di tutti per aspettare la fine senza pensare a nulla.
(Rastaman vibrations, yeah P-O-S-I-T-I-V-E!)

•L’ascolto della Gymnopédie n.1 di Satie, accompagnata dalla visione di immagini dallo spazio, mi ispira di quelle riflessioni esistenzialiste che Sartre mi verrebbe a dire “Su con la vita!”.

•Sentir dire a un cinese (che studia lo spagnolo) “para matar el tiempo” è l’esperienza di una vita.
No, davvero, posso morire felice. Ora sì.

•Credo di aver incontrato la cintura nera di entusiasmo, in carica.
Se solo l’entusiasmo si potesse insegnare agli altri…
No, vabbe’, non ce la farò mai, però prendo appunti di entusiasmo.

•Quando ci si mette il fard, è meglio truccarsi n un posto ben illuminato.
Il rischio è di ritrovarsi come Bridget Jones.
Il rischio è di ritrovarsi come mi sono ritrovata io.

•Le erbe provenzali sono la nuova avanguardia per insaporire la frittata del panino.
Masterchef mi trita il prezzemolo, a me.

•In Spagna le signore portano il carrello della spesa davanti a sé e non dietro. Giuro.

•”Vale” , il tipico intercalare spagnolo, è più uno stile di vita che una parola.
Non sai cosa dire? Vale.
Hai finito il pane e i supermercati sono tutti chiusi? Vale.
Ti hanno appena rubato il parcheggio? Vale.
Hai trovato il tuo fidanzato a letto con un’altra? Vale.
Hai iniziato a preparare il ciambellone ma ti sei accorta che mancano le uova? Prova con un Vale!
Io ormai ci zucchero pure il caffè.

Vale.