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foto dalla rete

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•Si riesce a provare nostalgia, o un inspiegabile languore (mettetela come vi pare), per chi non abbiamo conosciuto.
Non conoscerò mai alcune persone -e non per ragioni di impossibilità insormontabile -, comunque non ci sarebbe nemmeno ragione di conoscerle, ma infondo infondo, in qualche modo, ne sento la mancanza -se così si può dire. Il non averci a che fare mi escluderà per sempre da qualcosa che non ho mai avuto, ma vabbe’, passerà anche questa.
Ché poi, forse, conoscendoci ci saremmo stati altamente sul cavolo, è probabile che non ci saremmo piaciuti e saremmo riusciti a far degenerare i rapporti fino a provare liberazione all’evitarci. Quindi tanto meglio così.

•Il giudizio su quello che fai dipende dall’età che hai.
L’altro giorno, al supermercato, ho visto una signora prendermi la vaschetta dei funghi dal carrello e svignarsela in tutta fretta. Ho fatto finta di niente, anche se facevo fatica a non ridere, e credo che non si sia accorta della mia presenza a due passi dal carrello, a testimoniare in diretta la sottrazione dei miei champignon. Ok, divertente, no?
Ecco, ho pensato che alla mia età, io, una biricchinata così, non me la posso permettere, perché i giovani sono delinquenti inside, ingrati e disonesti per natura.
Così già ve lo dico: se dovessi arrivare all’età della ragione -ossia dell’avere ragione in qualsiasi situazione -, giovani del futuro, fatevene una ragione, abuserò del mio potere svuotandovi i carrelli della spesa e saltando impunemente la fila alla cassa. La stessa gavetta a tutti, belli! Non è che uno arriva fresco fresco e può permettersi di viversi la vita come più gli aggrada, no! Prima ci si fa quei bei settant’anni di gavetta, e poi si inizia a vivere per davvero, eheh!

•Ci sono cinema nei quali, una volta iniziata la proiezione non fanno più entrare.
Adesso lo so, devo solo trovare il modo di annullare i miei abituali dieci minuti di ritardo.

•La capacità del nostro passato di influenzarci e di essere ancora presente dopo tempo dipende dal non aver avuto dopo qualcosa che riempisse le nostre vite, qualcosa che fosse più grande o importante o bello.
Il ricordo di qualcuno è splendido se dopo quella persona non si sono incontrate altre altrettanto coinvolgenti, è doloroso se dopo abbiamo incontrato solo delinquenti ed è quasi insignificante se abbiamo incontrato qualcuno davvero speciale.
Se si potessero programmare i propri incontri, nessuno rimarrebbe attaccato a piccoli ricordi del passato preferendo il nulla, alla fine tutti desideriamo di meglio -anche a costo di sminuire qualcosa del passato.