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foto trovata qui

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•Avete presente, al ristorante, vado un attimo in bagno, lascio la borsa al tavolo con gli amici, cosa vuoi che succeda?
Ecco, appunto, non fatelo. La borsa non l’ho ritrovata.
E non è colpa degli amici, c’è che i delinquenti hanno i superpoteri.

•La polizia di Valencia vanta certi esemplari maschi di quelli che ti farebbero tornare a ritrattare una denuncia per giorni pur di godere della loro vicinanza.

•Certi funzionari di ufficio riescono a farti pesare il loro lavoro in modo esilarante.
Scusa se ti stai guadagnando il mese, eh!
E scusa se mi hanno rubato la borsa. Giuro, non lo farò più!

•Quando una minoranza non smania di integrarsi, la maggioranza la guarda storto.
Perché una minoranza non mi vuole? Evidentemente è cattiva.

•Se su facebook ci fosse un modo per sapere chi si sofferma sul tuo profilo, e per quanto tempo, sarei finita -cioè, la mia dignità (o quel che ne rimane) lo sarebbe.
Per carità!

•Ricevere favori e cure fa sentire amata e presa in considerazione.
Eppure non avere una sufficiente padronanza della lingua, avere la consapevolezza di non poter ricambiare, il dipendere dagli altri, la sensazione di rimanere in debito genera frustrazione e una certa umiliazione. In verità la mia umiliazione si genera dall’istinto che a ogni favore mi fa reagire in modo strano.
Uno mi fa un favore, io dico grazie, continua a propormi di fare cose e favori, io ammutolisco, non so dove guardare (sì, la figura della maleducata), non so cosa rispondere (pare che cerchi una scusa per eclissarmi), poi dico di no (asociale!) e passo il resto del tempo a stare in silenzio e in imbarazzo con questa persona che è stata gentile (l’ingrata!) sentendomi in colpa di averla messa nella situazione di farmi un favore.
Perché gli egoisti si impara a gestirli, i buoni no.