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•A volte rilassarsi fa raggiungere risultati migliori di quelli che si ottengono dannandosi di lavoro.
Qualora non dovesse essere vero, fatemici comunque credere ancora un po’.

•È più facile individuare gli errori degli altri (parlo anche solo di quelli linguistici) invece dei propri.
No, davvero, datemi qualcosa scritto da qualcun altro, anche in una lingua che non conosco, e te lo disintegro. Quando invece mi ci ritrovo io a scrivere, non servono i mille dubbi che mi vengono in mente ad assicurarmi un uso corretto dell’italiano.

•Le proprie aspettative variano a seconda delle situazioni.
Se scrivendo un curriculum e una lettera in italiano spero di essere chiara, sobria e adeguata, scrivendo gli stessi documenti in lingua straniera mi sento realizzata se non racconto involontariamente di aver addestrato delle cavallette a lavarsi i denti e se non do del finocchio al responsabile delle risorse umane. Sì, tanta roba!

•Nel riassemblare un oggetto rotto, una differenza di un millesimo di millimetro tra i primi pezzi, diventa abissale tra gli ultimi pezzi.

•Quando non si è in modalità “aquila” o “cima”, a volte, è meglio starsi zitti.
La proprietaria del negozio nel quale sono andata a spulciare tra le calze al 50% di sconto è stata interessante da ascoltare (dal punto di vista antropologico e sociologico) mentre raccontava la ressa che c’era stata in negozio con i saldi “per risparmiare uno o due euro a calza, ma dico io! Quando ci sono i saldi io vado dove si risparmia davvero qualcosa”.
o.O
Sì, la proprietaria. Non oso immaginare con quale uscita (antropologicamente e sociologicamente) interessante avrebbe potuto uscirsene una dipendente sottopagata, non oso.

•La sindrome (ok boys, potete passare direttamente al prossimo punto ;-) post mestruale (vabbe’, poi non dite che non ve lo avevo detto) sa essere più infame di quella pre.
Quando quel paio di giorni “pre” dimostro autocontrollo ed emozioni salde, non provo sollievo, no, piuttosto inizio a preoccuparmi per il post -un tripudio di pianti, negatività e sentimentalismo amisci! Spero (per voi) che, in quei momenti, non mi venga mai in mente di scrivere e pubblicare post.

•Andare dal parrucchiere per necessità e non potersi far fare quello che si desidera (per praticità) è una delle cose più sciocche che si possano fare.
No, davvero, già dal parrucchiere esco sempre stranita*, uscirne senza fare quello che voglio io è odioso: portafoglio leggero e taglio dei capelli insulso, che altro? Perché non mi fai anche un occhio nero già che ci sei?!
*sto cercando di capire perché e, sì, ce la posso fare. Sarà perché ho lo stesso taglio da tredici anni? Solo il volume e la crespitudine -Accademia della Crusca, gimme five! -cambia(va) a seconda dell’umidità nell’aria ;-) Sarà perché odio i cambiamenti? Sarà perché detesto che mi si tocchi la testa per soldi? Sì, tengo la mia testa in grande considerazione, forse un po’ troppo, e non riesco ad accettare che sia io a dover tirare fuori i soldi perché qualcuno vi allunghi le mani.
O forse sono solo molto confusa su ciò che voglio -Bingo!

•Lamentarsi di tutto (dell’acqua perché bagna e del fuoco perché brucia) è il modo migliore per farmi perdere la pazienza.

•Criticare la legge elettorale è sport nazionale da un po’, anche tra chi al governo ci è stato.
Ehm… ehm…
Non è solo a me che ‘sta cosa suona tanto da presa in giro, vero?

•I preparativi per San Valentino adesso si allestiscono con più di un mese di anticipo.
Qualche esperto di legge si muova per chiedere un risarcimento per danni morali, discriminazione e… E che so’ io l’esperta di legge?! Eddài!
Fidanzati, sì, voi! Non vi basta avere il mesiversario, l’anniversario, i compleanni, i weekend romantici, le feste convenzionali passate con qualcuno dalla propria parte, i sexy shops, le cenette a lume di candela? Non vi basta affliggere gli altri viaggiatori sul treno con i vostri “cippicioppi, attacca tu.. No tu… Dài!”, non vi basta avere una mano da stringere nei momenti di bisogno, un braccio cui avvinghiarsi al cinema, no? Non vi basta avere la società dalla vostra parte? NO, pure la festa volete! Siete proprio senza religione, senza pudore, senza pietà!

(Ci dovessero essere dei commenti, risponderò eh, ma con un po’ di ritardo ;-)