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Escludo ci siano libri che piacciono a prescindere ed è difficilissimo consigliare un libro. Non posso far altro che consigliare libri che sono piaciuti a me.

Ne ho già consigliati cinque qualche post fa, ma ne aggiungo uno:

Quel che resta del giorno – Kazuo Ishiguro perché è scritto di un bene, ma di un bene…! Tutto quello che è presente nel romanzo e il modo sublime in cui viene raccontato e tenuto insieme non chiedono altro che di essere letti. Se ti proponi di finire il capitolo, non resisti a leggere la frase con la quale inizia quello successivo, e poi che fai? Non vorrai non finirti il paragrafo? Quello dopo è così breve che è un peccato non leggerlo. L’imprevisto è che hai già un’anticipazione di quello che succede dopo, non vorrai posare il libro lasciando tutto in sospeso?
Avvincente non è comunque un aggettivo che descrive secondo me il romanzo, anche perché rimane un romanzo molto misurato. L’azione è davvero minima, però ogni elemento presente nel romanzo dà la sensazione di avere il suo posto incontestabile e di essere necessario per tutto il resto.
Vorrei averla io una tale padronanza della lingua e una tale capacità narrativa.
E ci sarebbe anche da inchinarsi alla traduttrice.