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foto dalla rete

•Quando una ragazza indossa qualcosa che mi piace devo andare a dirglielo. Venerdì, in attesa di un autobus che non è passato (strabenedetto sciopero!) una turista giapponese fashion (questo piace a me di crederlo :-) mi si è avvicinata per dirmi che indossavo una bella camicetta. Quel venerdì, oltre allo sciopero, poteva diluviare, il treno del ritorno poteva essere senza aria condizionata e portare un ritardo mostruoso, avrei potuto non avere niente da leggere per tutto il tempo della mia inutile uscita, ma quel complimento me lo sarei fatto bastare per la giornata.

•Ho scoperto di essere una lurker. Non è solo a me che questa parola suona male vero? Sono solo le mie paranoie a farmi sentire così? Ebbene, io sono una lurker! Non per questo ho una dubbia morale, non per questo è il caso di cambiare marciapiede quando mi si vede arrivare, non per questo mi si devono tenere i bambini a distanza e non per questo merito di essere discriminata. Comunque qualcuno che desse un valore negativo a questa definizione l’ho trovato, tipo quel piccolo voyeur abietto di lurker.
Peggio per lui! Io sono una lurker e me ne vanto! -Sì, ok, la paranoica sono io però, per carità: qualcuno trovi un altro termine. Si sdogani il lurkeraggio dandogli un altro nome- ossia: senza farmi smettere.

•In vista di una giornata di tempo soleggiato, a Luglio, con Caronte e Minosse che si danno il cinque per passarsi il testimone, indossando un vestito che scopre le spalle, sapendo di visitare delle rovine romane intorno all’ora di mezzogiorno (quando l’ombra gioca a nascondino ovunque, figurati dove non stanno in piedi una pietra sopra l’altra) sarebbe il caso, SAREBBE il caso, bella scimunita che non sono altro, di mettersi la protezione solare.

•Son venuta a conoscenza del nome del prossimo anticiclone. Ecco, a costo di farmela a piedi, non ho nessuna intenzione di farmi trovare in Italia all’arrivo di Lucifero. Che non se ne abbia a male, per carità! Nulla di personale eh!

•Ho capito che un personaggio a caso può girare un film porno e raccogliere, dal mondo, critiche riguardanti la sceneggiatura fiacca, i dialoghi inconsistenti, la fotografia deludente, la discutibile prova attoriale dei protagonisti (per non dire delle comparse), i truccatori incompetenti, la scenografia rimediata, la comparsa del microfono al tale minuto in tal angolo dell’inquadratura e la mancanza di sincronizzazione tra audio e labiale (te ggiuro questa l’ho sentita pe’ davvero!). Quella, il personaggio a caso, tonta tonta, sta a cojona’ tutti quanti sta portando il porno a un livello cui nessuno aveva aspirato… Giudicare la sceneggiatura di un porno? Sta’ a scherza’?!
Quello che devo ancora capire è quando il pornofilo mi è diventato cinematograficamente esigente. Quando è che si son svegliati tutti, no, non ciechi, ma cinefili? Tutti Aspesi de’ noantri eh?!